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Alessandro Manzoni. “Gli uomini e gli anni mi diran chi sono”
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Personaggio divisivo Alessandro Manzoni, osannato e detestato già dai contemporanei; per alcuni poeta della Patria e genio romantico, per altri romanziere fallito e cattolico bigotto; gioia o incubo di generazioni di studenti “costretti” ad apprendere il suo italianorum. Nessuno sui banchi di scuola è sfuggito alla lettura dei Promessi sposi o all’impresa - non meno faticosa - di memorizzare i tanti versi del Cinque Maggio o di Marzo 1821. A centocinquant’anni dalla morte avvenuta il 22 maggio 1873, la figura dell’autore milanese è quasi dimenticata e resa ancor più diafana da una lettura troppo spesso noiosa e inattuale del suo capolavoro. Eppure, I promessi sposi restano uno specchio straordinario della società italiana di ieri e una cartina tornasole di quella di oggi; come già denunciava Leonardo Sciascia «Manzoni delinea - accorato, ansioso, ammonitore - un disperato ritratto delle cose d’Italia: l’Italia delle grida, l’Italia dei padri provinciali e dei conte-zio, l’Italia dei Ferrer italiani dal doppio linguaggio, l’Italia della mafia, degli azzeccagarbugli, degli sbirri che portano rispetto ai prepotenti, delle coscienze che facilmente si acquietano». Carmine Mastroianni ci invita ad accostarci all’uomo e allo scrittore Manzoni e a riscoprire uno dei libri immortali della nostra letteratura. Attraverso un singolare ed inedito percorso, l’autore ci conduce dalla vita del romanziere alle pagine più significative dei Promessi sposi, rileggendo sotto una diversa prospettiva personaggi e vicende che sono emblematici della nostra “cultura” nazionale. Non è trascurata, infine, la questione della lingua - ancora oggi attualissima - che a Manzoni deve comunque la sua svolta definitiva dopo secoli di inutili discussioni e di sterili polemiche. Un libro tutto da leggere per «non dimenticare - dice Mastroianni - che se siamo Italiani lo dobbiamo anche ad Alessandro Manzoni, un secondo Dante Alighieri, e alla sua geniale intuizione di risciacquare i panni in Arno».