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La prima donna: Adelaide Aglietta, una borghese radicale
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Per i pochi che la conoscono (e molti di questi solo per sentito dire), Adelaide Aglietta è “la radicale che fece la giurata al processo di Torino alle BR”e nulla di più. Mentre Adelaide è stata molto altro e molto prima di altre (o altri). È stata il primo segretario donna di un partito politico in Italia. È stata anche la protagonista di alcune delle più importanti sfide per l’affermazione dei diritti civili in Italia negli anni settanta e tra le prime ad affrontare le tematiche ecologiste nel nostro paese dal decennio successivo, oltre ad essere stata una delle parlamentari europee più impegnate sui temi della democrazia nei paesi dell’est nel post 1989, dell’integrazione politica (e non solo monetaria) continentale e tra le prime a difendere i diritti del popolo tibetano contro l’occupante cinese.
"Guardo la foto di Adelaide Aglietta. No, non la troverete in questo libro, non perché non esistano foto di colei che è stata la prima Segretaria donna di un partito politico italiano. Si, Segretaria. Maiuscolo e al femminile, credo si possa. Dicevo non troverete la foto di cui sto per parlarvi perché riguarda una campagna pubblicitaria. Aglietta, ci racconta il libro documentatissimo di Marco Di Salvo, accetta di posare e soprattutto di farsi pagare per quella pubblicità proprio perché deve gestire un partito che in quel momento naviga in pessime acque. Ma alle femministe non sta bene, la criticano, l’attaccano, fanno le pulci a quello che giudicano un annullamento della sua identità." dalla prefazione di Flavia Fratello
"Fu in quegli anni che accadde “tutto”. L’Italia immobile si era messa a volare: il divorzio, il referendum vinto, il voto ai diciottenni, il nuovo diritto di famiglia, la fine del monopolio Rai e l’inizio delle radio e tv private, l’aborto, i diritti civili. Tutto cambiava intorno a noi anche perché eravamo noi a farlo cambiare. Fu quello, credo per noi tutti, il periodo più bello. E oggi, in questo 2021 così vicino e così lontano da quei giorni? Mi piace immaginare una Adelaide che oggi si interroga su quelle che furono le grandi battaglie degli ultimi vent’anni della sua vita, quelle sulla giustizia e sull’ambiente." dalla Postfazione di Giovanni Negri