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Giorgio Benvenuto. Un riformista intramontabile nella storia della prima Repubblica
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Negli anni Cinquanta l’Italia vive un intenso sviluppo economico, ma il benessere è mal distribuito: enormi profitti per gli imprenditori e salari insufficienti a garantire una vita dignitosa agli operai. Il movimento sindacale è investito direttamente da questi cambiamenti ed in breve diventa il soggetto protagonista di una intensa stagione di lotte, con punte di estrema violenza. Il vento del cambiamento investe anche la Chiesa: papa Giovanni XXIII sale al soglio Pontificio nel 1958 e avvia un profondo rinnovamento, mentre negli Usa diventa presidente il cattolico John Kennedy, il quale lancia il Paese in una competizione pacifica con l’Urss sul terreno culturale e scientifico ed avvia così il disgelo. Da qui si dipana il lungo cammino attraverso il terrorismo, il collasso del sistema sovietico, il primo governo a guida socialista, che ci conduce alla crisi della Prima Repubblica. Lo percorriamo insieme ad un protagonista di quella fase: Giorgio Benvenuto, storico segretario generale della Uil e, per un trimestre, del Psi investito da “tangentopoli”.